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Marzo 4, 2019
Esterometro
A partire dal 1º gennaio 2019 è in vigore l’obbligo di emissione della Fattura Elettronica. Tuttavia da tale obbligo rimangono escluse le fatture emesse e ricevute nei confronti e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato. Per questo motivo si è reso necessario introdurre un nuovo adempimento legato alla comunicazione di questo tipo di fatture, l’ Esterometro.
L’Esterometro è la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute verso e da soggetti esteri non stabiliti nel territorio dello Stato.
Si tratta in pratica di un nuovo spesometro con scadenza mensile e relativo a tutte le operazioni estere in vigore dal 1° gennaio 2019.
SOGGETTI OBBLIGATI
Rientrano tra i soggetti obbligati all’esterometro tutti i titolari di partita IVA che effettuano operazioni con soggetti esteri.
Restano esclusi dall’obbligo i contribuenti che applicano il regime dei minimi , il regime forfettario ed il regime speciale agricolo. Va ricordato che l’invio dei dati non è dovuto se la cessione di beni o prestazione di servizi è stata documentata mediante bolletta doganale.
SCADENZE
La trasmissione della comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere è a cadenza MENSILE e la scadenza è fissata all’ultimo giorno del mese successivo:
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a quello della data del documento per le operazioni attive;
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a quello della data di ricezione del documento per le operazioni passive.
Per data di ricezione si intende la data di registrazione dell’operazione ai fini della liquidazione IVA.
Esempio:
Operazioni attive: Fattura emessa in data 20/01. Da indicare nella comunicazione del mese di gennaio che andrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro la fine di febbraio.
Operazioni passive: Fattura emessa in data 21/01. Ricevuta in data 05/02. Da indicare nella comunicazione del mese di febbraio che andrà trasmessa all’Agenzia delle Entrate entro la fine del mese di marzo.
PROFILI SANZIONATORI
In caso di omissione o di errata trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere si applica la sanzione amministrativa di 2 euro per ciascuna fattura, entro il limite massimo di 1.000 euro per ciascun trimestre.